Approccio multimodale per
il trattamento dell’osteoartrite

Gestione
dell’osteoartrite

La gestione dei pazienti affetti da osteoatrite è complessa e prevede un approccio multimodale.

Al fine di sceglier un adeguato iter terapeutico è bene tener conto di numerosi fattori, come la localizzazione della patologia, la sintomatologia clinica, l’età del paziente, la soggettività nella manifestazione nonché nella risposta alla terapia.

Obiettivi

Gli obiettivi da raggiungere con un piano terapeutico adeguato sono:

  • riduzione del dolore,
  • riduzione dell’infiammazione,
  • miglioramento dell’escursione articolare,
  • riduzione della zoppia,
  • aumento del grado di attività dell’animale,
  • miglioramento della qualità di vita del paziente.

Per far ciò, il lavoro di cooperazione tra veterinario e proprietario riveste un ruolo di importanza notevole.

Approccio
terapeutico

L’approccio terapeutico ”multimodale” comprende l’insieme di trattamenti farmacologici e non farmacologici, locali e sistemici, prendendo in considerazione tutti i fattori coinvolti nel determinismo della malattia e nel suo avanzamento. Idealmente, il trattamento da scegliere dovrebbe essere basato sulla valutazione del paziente, sui fattori predisponenti (es. patologie ortopediche primarie, obesità, ecc) e sul tipo di dolore che manifesta (infiammatorio, persistente, neuropatico).

Non esiste una vera e propria cura e talvolta la risoluzione chirurgica della patologia ortopedica sottostante può essere la scelta terapeutica più idonea (es. protesi d’anca).

Terapia
farmacologica

La terapia farmacologica si basa principalmente sulla scelta di farmaci ad azione antinfiammatoria/analgesica come i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), per il trattamento del dolore periferico di tipo infiammatorio, a cui, a seconda dello stadio della patologia, si possono associare farmaci analgesici “aggiuntivi”, come oppioidi, antidepressivi triciclici, anticonvulsivanti, farmaci con azione di blocco dei recettori NMDA per il trattamento del dolore neuropatico, dato dalla sensitizzazione centrale. Anche l’utilizzo di anticorpi monoclonali, PRP o terapia con cellule staminali mesenchimali possono essere considerati opzioni terapeutiche valide per gli effetti immunomodulatori e antinfiammatori che questi composti comportano.

Soluzioni
non farmacologiche

Le soluzioni non farmacologiche sono spesso sottovalutate, ma rappresentano un punto cruciale per il trattamento della patologia sia nei casi lievi che nei gravi.

Una adeguata attività fisica, il controllo del peso e l’utilizzo di supplementi articolari (come ad esempio l’UC-II) svolgono un ruolo importante nel miglioramento della condizione articolare e nella riduzione del dolore.

In quest’ottica anche la fisioterapia si propone come ausilio nella gestione dell’osteoartrite. È finalizzata a ridurre gli effetti secondari della patologia, come il dolore, l’atrofia muscolare e la riduzione dell’escursione articolare (ROM), al fine di migliorare la mobilità del paziente. Le opzioni fisioterapiche sono molteplici e si basano su diverse tipologie di esercizi, attivi o passivi, manuali o strumentali. Il programma di fisioterapia va stabilito in base alle necessità di ogni singolo paziente, rivalutandolo e modificandolo in base ai miglioramenti clinici. Talune pratiche risultano essere di notevole semplicità e consentono di poter essere eseguite dal proprietario a casa (passeggiate al guinzaglio, stretching, movimenti di flesso-estensione, massaggi ecc.).

Trattamenti aggiuntivi come l’agopuntura, la laser terapia ecc., sono ulteriori tecniche comunemente impiegate in corso di osteoartrite. Queste tipologie di trattamento hanno lo scopo di modulare la stimolazione nervosa, migliorare la circolazione, ridurre lo spasmo muscolare, ridurre il dolore e al contempo l’infiammazione nell’area affetta dalla patologia.

Quale trattamento
scegliere

Anche l’arricchimento ambientale, sia per cani e gatti che soffrono di osteoartrite e vivono in appartamento, può essere utile per promuovere l’espressione di comportamenti specie-specifici e fornire stimoli di natura sia fisica che mentale.

La scelta di uno o più trattamenti tra quelli elencati dipende dalla valutazione clinica del paziente da parte del veterinario e dalla rivalutazione dello stesso in corso di terapia.

Una buona gestione a lungo termine può contribuire a migliorare la vita del cane e del gatto con osteoartrite, riducendo il dolore, lo stress ed aumentando l’attività fisica e la mobilità.